Gestionale polverizzatori

Applicazione web di progettazione polverizzatori diesel

Questo gestionale è stato progettato in base alle direttive del cliente e segue quindi fedelmente la modalità di produzione già presente. Sono gestite 5 anagrafiche distinte (polverizzatori, semilavorati corpo, semilavorati spillo, dime corpo e dime spillo) che rispecchiano fedelmente i magazzini interni già presenti.

Da un singolo set di dati vengono generati più disegni (dagli 11 ai 15 più i disegni compositi) che verranno usati in differenti fasi di produzione. Ogni singolo disegno è corredato da tolleranze e viste decise a priori col cliente.

Il disegno composito è una feature che permette di sovrapporre modelli diversi per poter trovare facilmente eventuali problemi. Un esempio tipico è sovrapporre il modello di torneria a quello di rettifica (i due corpi o i due spilli) per verificare che i sovrametalli vadano bene. Un altro esempio consiste nel sovrapporre i modelli campione con i modelli rettifica per accertarsi visivamente del grado di "similarità" del progetto.

L'anagrafica polverizzatori è la base dati principale. Contiene tutte le generalità inserite dall'ufficio tecnico per uno specifico polverizzatore: i rilievi (Campione) che possono essere più di un set, le quote nominali (Rettifica) che rappresentano il pezzo ideale in uscita, le quote con sovrametallo (Torneria) ed eventuali riferimenti alle altre anagrafiche.

Procedure automatiche sono state progettate per generare i dati rettifica direttamente dal campione ed i dati torneria direttamente da quelli di rettifica. Queste procedure (definite concordando col cliente i vari arrotondamenti e sovrametalli da applicare) generano un nuovo set di dati comunque modificabile dall'operatore: in sostanza il gestionale deve essere considerato un aiuto per l'ufficio tecnico, non un sostituto ad esso!

Per ogni inserimento o modifica viene registrata data e ora, operatore che ha effettuato l'operazione ed commento opzionale, in modo da poter avere uno storico delle modifiche ma soprattutto la motivazioni delle stesse.

In fase di progettazione sono state prese diverse precauzioni per evitare la duplicazione dei dati. Il problema della disomogeneità di alcuni dati (per esempio, il tipo di borchia o la forma del pozzetto) è stato risolto brillantemente usando delle strutture dati polimorfiche.

Ciò ha aumentato la complessità della struttura dati finale ottenendo però un risultato funzionale e scalabile: aggiungere nuovi tipi di borchia o modificare quelli già esistenti è relativamente semplice. Inoltre, al contrario delle precedenti soluzioni, molti limiti sono semplicemente spariti: per esempio non c'è un limite prefissato al numero di foro di spruzzo o di fori di riferimento che deve avere un polverizzatore, o alla quantità di sezioni in uno spillo.